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La street art contro il coronavirus



La street art è una forma d’espressione unica che molti artisti usano per denunciare problemi e disagi della società a loro contemporanea. In un periodo di crisi così marcata, tanto da sembrare surreale, alcuni talentuosi busker in giro per l’Italia, hanno voluto dare libero sfogo alla loro visione sul coronavirus.

 

L’arte sui muri che racconta la realtà

Le opere degli street artist ai tempi del Covid-19 sono una summa di quel che le persone hanno vissuto, e continuano a vivere, in un momento storico davvero complicato. Le immagini dipinte sui muri ritraggono i soggetti più svariati, spaziando dalla pop culture, fino all’arte scultoria passando per la natura morta.

Il primo esempio eclatante è il murales di Nello Pretucci intitolato “Sweet Home”.  Realizzato su uno dei muri esterni del centro commerciale “La Cartiera” a Pompei, in cui viene ritratta una delle immagini più iconiche dei Simpson seduti sul loro famigerato divano. I personaggi creati da Matt Groening sono qui rappresentati con le mascherine sui volti e una scritta estemporanea che recita “Stay Home”.

Di particolare impatto è l’opera di Harrygreb apparsa sui muri di Trastevere a Roma. Qui l’artista ha voluto rappresentare una famiglia del 2020 rinchiusa in casa durante il lockdown, prigioniera dietro le sbarre di una cella. Ma ancora più suggestivo è il panda all’esterno (per la prima volta spettatore) che scatta una foto. La casa vista come gabbia, del resto, è un pensiero che ha attraversato le menti di molti durante la forzata reclusione.

Non è mancato nemmeno un tributo all’amore ai tempi del Covid, realizzato dall’artista Tvboy a Milano. Si tratta di una reinterpretazione moderna basata sull’immortale opera del maestro Francesco Hayez, “il Bacio”. Qui, i due protagonisti vengono rappresentati con mascherine e flaconi di Amuchina, come a ricordare che il coronavirus ha cambiato un po’ anche il modo in cui ci si ama.

 

I messaggi di denuncia sociale della street art contro il Covid-19

La denuncia sociale in pieno lockdown è un altro dei temi ricorrenti della street art. Un valido esempio di ciò è lo stencil realizzato da Future? che si intitola “Your prevention, their profit”. Qui il busker ha voluto immortalare lo scandalo della corsa al gel disinfettante avvenuta all’inizio della pandemia, quando alcuni commercianti avevano ben pensato di approfittare dell’isteria di massa per rincararne il prezzo.

Molto bello anche il messaggio di solidarietà contenuto nell’opera realizzata da Laika in via Principe Amedeo a Roma. L’artista ha voluto esprimere la propria vicinanza alla comunità cinese, emarginata ed etichettata dagli ignoranti come focolaio originale del contagio durante i primi mesi del coronavirus.




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