La mote dei personaggi in un film è un evento che cambia drasticamente la trama e che spesso ha un enorme impatto sugli spettatori (soprattutto se la figura in questione è stata scritta a dovere). Tuttavia, ci sono attori che quando hanno scoperto la dipartita di colui o colei che stavano interpretando, l’hanno detestato profondamente.
Apre questa strana classifica Thandie Newton che in Solo: a Star Wars Story ha interpretato il ruolo di Val. L’attrice ha sottolineato il suo disappunto nell’apprendere che sarebbe uscita di scena già alla fine del primo atto, dichiarando quanto sia stata una grossa delusione vedere estromessa così presto la prima donna di colore ad ottenere un ruolo in un film del noto franchise.
Anche quando la morte dei personaggi è giustificata dalla sceneggiatura può essere una delusione per i fan. È il caso di Jamie Kennedy interprete di Randy Meeks in Scream 2. L’attore era particolarmente affezionato al suo personaggio e ha letteralmente odiato apprendere della sua dipartita a metà del secondo film, ottenendo la solidarietà degli spettatori.
Non sono mancate le polemiche anche in Godzilla (2014). Nel remake del noto colossal nipponico a lamentarsi è stavolta Bryan Cranston che ha sottolineato quanto abbia ritenuto errata la scelta di far morire il suo personaggio, lo scienziato Joe Brody alla fine del primo atto, definendolo il “cuore emotivo” della pellicola.
La morte di Sue Storm in I Fantastici 4 e Silver Surfer ha spinto Jessica Alba a mettere in dubbio le sue capacità attoriali. Il problema per la giovane non è stato tanto la dipartita del proprio personaggio, quanto le critiche ricevute dal regista che l’accusava di aver recitato la scena in maniera troppo realistica e quindi controproducente per il film portandola ad odiare quella morte.
Quando ci si mettono le controversie legali a modificare le trame dei film non è mai bello. Ed è ciò che è capitato a Jamie Lee Curtis sul set di Halloween: la Resurrezione. Alla fine del precedente film, infatti, il personaggio dell’attrice riusciva ad uccidere il killer Michael Myers decapitandolo, ma nella Resurrezione si scopre che in verità egli aveva scambiato i propri abiti con quelli di un innocente riuscendo così a sopravvivere, il tutto perché il produttore aveva inserito una clausola nel contratto per cui l’assassino non poteva essere ucciso.
Queste sono solo alcune delle storie più strane relative alla morte dei personaggi nei film hollywoodiani. Voi ne conoscete altre? Raccontatecele nei commenti!