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Arte da strada agli Uffizi



L’arte da strada è arrivata agli Uffizi con un’opera dello street-artist londinese Endless. Si tratta della prima tela appartenente a tale genere artistico a trovare collocazione in una delle gallerie più famose e prestigiose del mondo. Un vero e proprio evento che segna un importante momento storico, in cui l’arte tradizionale si apre e accoglie l’espressività più moderna e grezza.

 

L’arte da strada è un’importante aggiunta alla collezione fiorentina

La galleria degli Uffizi è uno dei musei più rinomati d’Italia e fra i più noti al mondo. Ospita un’immensa collezione di opere d’arte accumulata dalla famiglia Medici e ampliata nel corso dei secoli. Peculiarità dei proprietari originali era proprio quella di volersi accaparrare i pezzi più interessanti della loro contemporaneità, per tale ragione il direttore Eike Schmidt ha asserito che sarebbero stati altrettanto fieri di questa apertura alla street art.

Questo movimento artistico è, a tutti gli effetti, una finestra che mostra la nostra epoca dagli occhi dei cittadini comuni, di coloro che vivono sulla strada, a stretto contatto con una realtà spesso cruda e difficile. Per ciò è importante accogliere l’arte da strada, coi suoi graffiti e i suoi messaggi sociali all’interno di un luogo così pieno di cultura e storia.

La scelta di dare spazio ad un’opera così originale e carica di significato è un altro segno della volontà del museo di aprirsi ai giovani, dopo aver già fatto registrare numeri da capogiro con l’apertura della nuova pagina Instagram ufficiale (che ha già raggiunto e superato i 600 mila follower).

 

Un’opera mista, controversa e d’impatto

Endless, il giovane street artist britannico autore dell’opera a tecnica mista esposta agli Uffizi, si è detto onorato che un suo quadro sia stato scelto come icona rappresentativa dell’arte da strada. Una fotografia adornata da graffiti che riprende il formato tipico della tela, raddoppiando l’immagine ivi rappresentata.

Ai lati della scena si possono vedere le foto di Gilbert & George (celebre coppia dell’arte moderna), mentre fra essi spicca l’autoritratto di Endless col volto semicoperto da una rivista (a simboleggiare uno dei principi cardine della street art, ovvero l’anonimato dei suoi autori).

Sulla copertina della rivista vi è un richiamo a Crotch Grab, remake di una nota pubblicità degli anni novanta di Calvin Klein (altra opera dell’autore esposta proprio da Gilbert & George nel 2015 in una delle loro esposizioni di Singapore e nel 2018 alla National Gallery di Canberra). La doppia immagine è incorniciata in un intricato groviglio di scritte che riprendono il nome dell’artista.




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