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Riapertura dei Musei Vaticani: le novità



La riapertura dei Musei Vaticani avvenuta il 2 Giugno scorso è stata ricca di emozioni e grandi novità. Le sontuose sale hanno visto rinnovamenti interessanti, non solo imposti dalle norme di prevenzione sanitaria ancora vigenti, ma anche grazie all’impegno della curatrice Barbara Jatta e dei suoi collaboratori, che durante il lockdown hanno continuato a lavorare alacremente.

 

Nuove luci per poter ammirare le opere di Raffaello

Una delle principali novità che i turisti possono ammirare è la nuova illuminazione della sala VIII. Le luci sono state studiate per dare risalto a tre delle opere di Raffaello più preziose ivi esposte (Pala Oddi, la Madonna di Foligno e la Trasfigurazione), senza però togliere spazio ai bellissimi arazzi dell’Urbinate che adornano le pareti.

“Con il precedente allestimento” - racconta la curatrice – “l’attenzione dei visitatori veniva catturata solo dai tre dipinti e in pochi si soffermavano sugli splendidi arazzi”. Per questo i lavori si sono focalizzati sul trovare il giusto equilibrio, in modo da dare risalto a tutte le opere, anche quelle “minori”. L’illuminazione così organizzata riesce ad esaltare la magnificenza delle tele, senza tuttavia distogliere troppo lo spettatore dal resto della sala.

Una delle aggiunte più importanti, che costituisce anche un prezioso ritrovamento, sono le cornici in legno dorate originali dei tre dipinti di Raffaello. Chi ha avuto la fortuna di vedere le tele prima del lockdown, ricorderà sicuramente che erano esposte senza alcun tipo di cornice ma, dopo la riapertura dei Musei Vaticani, possono essere ammirate in tutta la loro maestosità finalmente complete.

L’aneddoto che ha portato alla riscoperta di queste preziose rifiniture è piuttosto interessante e risale a 2 anni fa. La curatrice racconta di aver notato una grossa cassa di legno polverosa nei magazzini del museo, sulla quale era riportata la scritta “cornici di Raffaello”. Lo stupore nel ritrovare oggetti così preziosi ha dato il via ad attento lavoro di restauro i cui risultati possono ora essere apprezzati da tutti.

 

Una riapertura attenta alle norme di sicurezza

Barbara Jatta racconta come la risposta del pubblico alla riapertura dei Musei Vaticani sia stata pronta e numerosa. Solo il primo giorno i visitatori sono stati ben 1200, con un incremento drastico nei giorni successivi. Va precisato, tuttavia, che sono ancora vigenti le norme di igiene e distanziamento e che lo staff si impegna per farle rispettare al meglio.

Si può entrare nelle sale dei musei pontifici solo su prenotazione (che può essere effettuata direttamente online), agli orari assegnati. Le mascherine sono ancora obbligatorie e all’ingresso viene effettuato il controllo della temperatura. Insomma, massima attenzione per garantire una visita serena a tutti.




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