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Misurare la creatività: arriva un test apposito



Secondo voi è possibile misurare la creatività di un individuo? Stando a quanto sostenuto dai ricercatori che hanno contribuito a realizzare il progetto DAT (Divergent Association Task), si ed è anche molto utile per comprendere a fondo come lavora la mente umana e ampliarne le facoltà.

 

Cos’è la creatività

Prima di capire se è davvero possibile misurare la creatività di cui dispone ogni persona è fondamentale comprendere di cosa si sta parlando. Secondo la definizione più comune, si tratta di un concetto astratto che sotto intende la capacità dell’individuo di riformulare i propri pensieri e idee in modo nuovo, dando vita a qualcosa di diverso rispetto alle esperienze pregresse.

Non è facile tuttavia esprimere con chiarezza cosa sia la creatività, poiché si tratta di un processo di cui sappiamo ancora molto poco vista la sua presenza intermittente nella popolazione. Esistono e sono esistiti veri e propri geni, ma la realtà dei fatti è che la gente comune spesso nemmeno è consapevoli di questo lato.

Essere creativi non è da tutti ed è proprio questa differenza ad aver ispirato la ricerca di cui si andrà a discutere a breve. Capire cosa genera l’estro creativo in una persona può essere di grande aiuto, sia in campo scientifico e medico, ma anche in quello tecnologico (basti pensare alle possibili applicazioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale).

 

Il test DAT mette alla prova la capacità creativa

Lo psicologo Jay Olson è l’ideatore del cosiddetto test DAT, un esperimento che si pone l’obiettivo di misurare la creatività e capire cosa rende un soggetto più creativo rispetto ad un altro. Lo svolgimento è piuttosto semplice: ad ogni singola persona viene richiesto di pensare a 10 nomi il più distanti possibili fra loro in termini di significato.

Un algoritmo appositamente creato si occupa poi di analizzare nel dettaglio la distanza semantica fra le parole fornite. Ciò dà un quadro generale di come funziona effettivamente la creatività, poiché studia i meccanismi della psiche umana attraverso cui gli individui riescono a collegare fra loro elementi normalmente molto distanti dal punto di vista del significato.

I risultati hanno dimostrato che le persone ad essere maggiormente creative, sono le medesime che riescono a dare vita ad idee estremamente divergenti fra loro. Tale scoperta è molto utile per capire a fondo come si sviluppa un processo creativo all’interno della mente.

Lo studio è stato talmente fruttuoso che si stanno già progettando versioni dell’esperimento per tematiche più complesse , le quali punteranno al coinvolgimento dei campi artistici e musicali. Un ulteriore passo avanti per la ricerca scientifica che potrebbe aiutare a “promuovere la creatività in tutte le sue forme” come suggerisce lo stesso autore della sperimentazione.




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