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Aeropittura nel Futurismo: la mostra di Parma



Il movimento dell’aeropittura nel futurismo è una particolare corrente di pensiero sviluppatasi negli anni ’20. Gli artisti che vi aderiscono sono spesso ricordati per la loro voglia di ebrezza, soddisfatta attraverso esperienze estreme come, ad esempio, il volo acrobatico. A Parma è stata inaugurata una mostra a tema che presenta cento dei più importanti capolavori di questo periodo.

 

Come si distingue l’aeropittura dal futurismo

I principi fondamentali che delineano l’ideologia alla base dell’aeropittura e del futurismo sono pressoché i medesimi: velocità e fascinazione per l’avanzamento tecnologico. Tuttavia, se il secondo era più incentrato sull’osservazione e la rappresentazione dei mezzi di terra (treni, navi, automobili, ecc.), il primo ha avuto come focus l’esplorazione dell’aria.

Gli artisti dell’aeropittura, infatti, erano particolarmente affascinati dagli aerei e dalle acrobazie che erano in grado di compiere, tanto da desiderare di vedere come fosse il mondo visto da lassù. Molti dipinti sono una rappresentazione vorticosa di edifici, figure geometriche non ben definite e paesaggi confusi, ma comunque carichi di significato.

Molti hanno infatti voluto sperimentare in prima persona l’avventura del volo, trasponendo poi su tela quanto visto dalla cabina degli aeromotori. In epoca più recente, l’aeropittura ha continuato ad evolversi di pari passo con la tecnologia e l’navigazione dei cieli, ma è verso l’esplorazione spaziale che i rappresentati contemporanei del movimento si sono orientati.

 

Un evento imperdibile a Parma

Per capire a fondo cos’è l’aeropittura nel futurismo non c’è occasione migliore della mostra da poco inaugurata a Parma. L’evento è stato ideato dal collezionista Franco Maria Ricci, che ha deciso di realizzare il Labirinto del Masone, uno spazio espositivo estremamente visionario in perfetto stile futurista.

Il labirinto costituito da migliaia di piante di bambù, è considerato a tutti gli effetti il più vasto al mondo e nel suo cuore ospita la preziosa raccolta composta da oltre 100 capolavori. Dal 9 aprile scorso è possibile visitare la magnificente struttura per assaporare la storia dell’aeropittura attraverso quadri, acquarelli, disegni e sculture.

Tra i circa trenta artisti rappresentati è impossibile non citare: Gerardo Dottori (con le incredibili tele Incendio in città e Volo sull’oceano), Osvaldo Peruzzi, Fillia, Enrico Prampolini, Tato (con le sue prospettive ardite) e lo spericolato Tullio Crali. Interessanti anche le aerosculture di Renato Di Bosso, Umberto Peschi e Mino Rosso.

Molto importante è anche lo spazio dedicato alle donne del futurismo, spesso poco rappresentate nelle mostre a tema. Saranno presenti pittrici dell’avanguardia italiana come: Benedetta Cappa Marinetti, Leandra Angelucci Cominazzini, Barbara e Marisa Mori.




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