Vendita Quadri

Non è un cartone animato, è un anime!



Quante volte noi appassionati di anime ci siamo ritrovati a sottolineare con veemenza tali parole? Magari nel tentativo di spiegare a chi è cresciuto con l’idea, tutta nostrana, che le serie animate appartengano solo ed esclusivamente ad un universo narrativo destinato all’infanzia. Qual è però la reale distinzione tra anime e cartoni animati? Ma soprattutto, esiste davvero?

 

Da dove arrivano gli anime?

Una risposta semplice a questa domanda potrebbe essere: “dal Giappone”, tuttavia sarebbe estremamente riduttiva, pertanto è giunto il momento di raccontare qualche aneddoto storico per comprendere meglio come è nato il termine anime nel suo paese d’origine.

Siamo negli anni’70, è questa l’epoca in cui si è verificato quello che in molti chiamano “il boom degli anime”, cioè un periodo che ha segnato una cambiamento di rotta nella tipologia di storie narrate all’interno delle serie animate trasmesse in televisione.

Non è che prima non esistessero cartoni animati in Giappone, c’erano eccome! Tuttavia non si chiamavano anime, ma venivano identificati con termini quali: “terebi manga” o “manga eiga” e facevano riferimento a prodotti destinati ad un pubblico di bambini.

È solo dopo aver preso coscienza del fatto che c’era la possibilità di intrattenere gli adolescenti con delle serie animate dalle tematiche più adulte e complesse, che si cominciò a parlare di anime. Il termine, quindi, ha avuto origine proprio in questo contesto nel tentativo di esplicare le diverse fasce di pubblico a cui si rivolge un cartone animato.

 

Cosa contraddistingue un anime da un cartone animato

Come già sottolineato nel precedente paragrafo, dunque, il temine anime viene impiegato dai giapponesi per indicare una sostanziale differenza con i cartoni animati per bambini, relativa proprio alle tematiche affrontate. Capire questo concetto è importante, poiché tanti di noi otaku occidentali tendiamo a volerlo erroneamente circoscrivere alla sola animazione nipponica.

Se tuttavia chiedessimo ad un giapponese come classificherebbe i cartoni degli anni’90 dedicati a Batman, l’Uomo Ragno e simili, lui non esisterebbe a rispondere: ”Anime!”. Questo perché ai nostri amici del Sol Levante non importa dove sia stato prodotto un cartone animato, ma il suo contenuto, il metodo narrativo e il pubblico a cui si rivolge.

Ecco ciò che fa di un anime un Anime, pertanto prima di incenerire con lo sguardo chiunque definisca le opere che più amate con il termine ai vostri occhi dissacrante di “cartoni animati”, pensateci due volte, ok? Scherzi a parte, speriamo di avervi regalato una piccola curiosità sull’origine della parola e sulle varie sfumature con cui può essere utilizzata.




Lascia un commento


Post correlati