Il 20 Agosto scorso ricorreva il venticinquesimo anniversario della scomparsa di Hugo Pratt, autore di Corto Maltese. Il genio che ha rivoluzionato il romanzo a fumetti italiano, riuscendo a creare un personaggio iconico, divenuto ormai praticamente immortale. Non è un caso se quella di Pratt è definita da molti: “letteratura disegnata”.
Hugo Pratt, nato a Rimini nel 1927 (il cui vero nome era Ugo Eugenio Prat), era un sognatore, ma non di quelli persi fra le nuvole. Lui aveva una vasta cultura e una genuina curiosità per la scoperta. Questi tratti li ha trasmessi al suo alter ego cartaceo, Corto Maltese.
Un marinaio dai tratti peculiari, caratterizzato dall’amore per l’avventura e dalla voglia di svelare antichi misteri, senza tuttavia discostarsi troppo dalla realtà contemporanea in cui l’autore viveva. Questo connubio di fantasia, cultura e realismo, hanno contribuito a far diventare le avventure del marinaio senza padrone, fra le più amate in tutto il mondo.
Ogni racconto di Pratt non si limita a narrare le vicissitudini di personaggi fittizi, ma prende per mano il lettore e lo porta al suo interno, mostrando popoli, culture e usanze tanto diverse fra loro quanto affascinanti. Il romanzo a fumetti italiano non esisterebbe nelle forme in cui oggi possiamo apprezzarlo se non fosse stato per le storie di Corto Maltese.
Le decine di storie narrate da Hugo Pratt con protagonista il pirata gentiluomo, amante del mistero, non hanno rivoluzionato solo il mondo dei fumetti, ma anche la cultura popolare. Dai racconti sono state tratte diverse opere animate, quadri, libri e moltissimo altro. Un intero universo che racchiude in sé lo spirito avventuroso e culturale del proprio autore.
In particolare, parlando della pop art (esplosa in America negli anni ’70), Pratt era solito dire che lui “si limitava a fare pittura, forse figurativa?”. Enfatizzava molto sul fatto che tale movimento artistico dovesse molto del suo successo proprio ai fumetti. Da questi, infatti, venivano estrapolate scene, personaggi o situazioni, ingrandendole fino a trasformarle in veri e propri quadri.
Sono tante le personalità importanti rimaste stregate dalle opere del maestro “fumettaro” (come amava farsi chiamare lui). Woody Allen e Tim Burton in primis, ma anche tante celebrità nostrane hanno tratto poesie e canzoni dai racconti di Corto Maltese.
Dopo 25 anni da quanto Hugo Pratt è partito per il suo viaggio di esplorazione oltre la vita, il suo eco, e quello delle sue opere, continua a far parlare di sé, facendo innamorare lettori da tutto il mondo.
.jpg)