
Il path tracing è una delle tecniche di rendering più innovative recentemente presentate da Nvidia. La nota casa di sviluppo di schede grafiche ha infatti annunciato un’interessante scoperta che sembra essere destinata a rivoluzionare completamente il mondo del fotorealismo digitale.
Attualmente, le schede grafiche Nvidia sfruttano il cosiddetto ray tracing, una tipologia di rendering capace di creare riflessi realistici sugli oggetti 3D. Ciò, combinato con un sapiente uso delle fonti di luce principali, conferisce all’intera scena dei livelli di fedeltà con la realtà estremamente credibili e accurati.
Tuttavia, se si comparano le due tecniche, si comprende quanto ancora il mondo della grafica digitale abbia spazio per evolvere. Un utente ha sviluppato in maniera del tutto amatoriale una demo fotorealistica basata su Ureal Engine 5 (probabilmente il motore grafico più performante oggi sul mercato), integrando il path tracing.
I risultati sono stati a dir poco strabilianti, tanto da rendere l’ambiente rappresentato praticamente indistinguibile da un filmato reale. Questo perché la nuova tipologia di rendering è in grado di calcolare geometricamente tutte le influenze luminose che interessano un determinato oggetto.
A differenza del ray tracing, infatti, non tiene conto solo della fonte di luce principale, ma anche di quelle derivanti da tutti gli altri oggetti intorno. È così che si possono creare scene estremamente fedeli alla realtà attraverso la grafica digitale e l’innovativa tecnica appena scoperta.
Nonostante le strepitose premesse, il path tracing è ancora nella sua fase embrionale di sviluppo. Renderizzare un’intera sequenza richiede un’enorme potenza di calcolo, facendo di questa tecnica la più pesante in termini di requisiti hardware.
Inoltre, nella demo sopra discussa, sono stati evidenziati difetti nella riproduzione delle zone più in ombra della stanza 3D. Molto il rumore di fondo che disturbava l’effettiva resa, portando alla luce alcuni limiti che sicuramente verranno corretti in futuro.
Servirà dunque ancora parecchio tempo prima che questa tipologia di rendering diventi comune e alla portata di tutti, ma Nvidia è fortemente intenzionata a supportarne attivamente lo sviluppo. Secondo gli esperti, tale scoperta ha accelerato drasticamente l’evoluzione della grafica 3D rispetto alle precedenti previsioni.
Se prima si ipotizzavano una decina di anni come soglia per raggiungere lo step evolutivo successivo, oggi sembra che l’attesa durerà non più di tre anni. Insomma, a breve si potranno vedere sul mercato schede grafiche basate sul path tracing capaci di compiere veri e propri miracoli, soprattutto nel mondo videoludico.