
Mancano ormai pochi mesi all’uscita ufficiale di House of the Dragon, prevista per il 22 agosto prossimo. Lo spin-off di Game of Thrones sarà il primo di molti e ha l’arduo compito di fare da apripista a quello che sarà un vero e proprio universo narrativo parallelo, destinato ad accompagnare i fan nostalgici della serie originale per diverso tempo nel prossimo futuro.
Attualmente si sa ancora poco della trama dello spin-off. House of the Dragon, come suggerisce il nome, si focalizzerà sulla storia dei Targaryen, una delle famiglie più antiche del mondo fantastico creato da George R. R. Martin, che nell’opera originale ha avuto poco spazio, poiché quasi totalmente estinta.
Il casato che ha visto la sua fine con Daenerys (nella serie TV quantomeno) è in realtà uno dei più affascinanti e longevi. Ha infatti influenzato attivamente la storia e l’evoluzione di Westeros, ma la sua origine è nelle isole del Mare dell’Estate, più precisamente nell’ancestrale città di Valyria.
Cronologicamente parlando, la serie dovrebbe collocarsi circa due o trecento anni prima degli avvenimenti raccontati nel Trono di Spade, con i Targaryen già regnanti sull’intero continente. Non è ancora dato sapere chi saranno i protagonisti, ma i personaggi iconici della lore martiniana relativi a questa famiglia sono tantissimi e tutti estremamente intriganti.
L’autore dei romanzi George R. R. Martin è, anche in questo caso, il produttore esecutivo di House of the Dragon. Tutti gli episodi (seppur ancora non completamente montati e finiti) sono stati sottoposti alla sua supervisione, in modo da coinvolgerlo attivamente nello sviluppo.
Lo scrittore si è detto estremamente eccitato per quanto ha visto fino a qui e ha dato la sua approvazione a tutto il materiale che gli è stato mostrato. In un recente articolo che ha pubblicato sul proprio blog si legge: “Ho visto i tagli approssimativi di un altro paio di episodi di House of the Dragon e sono rimasto soddisfatto come lo ero degli episodi precedenti. Ryan e Miguel, il loro cast e la loro troupe stanno facendo un ottimo lavoro. A quelli di voi che piacciono i personaggi complessi, conflittuali e grigi (come me) piacerà questa serie, penso. Ci saranno molti draghi e battaglie, di sicuro, ma la spina dorsale della storia sono i conflitti umani, l'amore e l'odio, il dramma del personaggio piuttosto che l'azione/avventura".
Una puntualizzazione che lascia quindi ben sperare per il successo della serie, a cui si aggiunge un’altra interessante testimonianza. Matt Smith (si quello di Doctor Who), avrebbe infatti asserito che, pur non sapendo se House of the Dragon sarà meglio dell’originale, quello che salta subito all’occhio è il fatto che ha una sua precisa identità pur conservando lo stile di Game of Thrones.