Chi avrebbe mai pensato di assistere, un giorno, ad un musical dedicato a “Lo Squalo”? Ebbene il progetto teatrale esiste e si intitola Bruce, in onore del capriccioso squalo meccanico realizzato apposta per alcune riprese del film cult degli anni ’70. Il nomignolo gli venne attribuito proprio dal regista Steven Spielberg per prendere in giro il proprio avvocato.
L’idea di realizzare un musical su “Lo Squalo” trova ispirazione da un libro scritto da uno degli sceneggiatori del film, tale Carl Gottlieb, in cui vengono raccontate tutte le vicissitudini che hanno accompagnato lo sviluppo e la realizzazione del lungometraggio.
La produzione della pellicola è stata infatti costellata da ritardi, eventi infausti e difficoltà tecniche non indifferenti, che hanno trasformato le riprese in una vera e propria epopea. Basti pensare che i giorni inizialmente previsti erano 50, mentre il film è stato completato solo dopo 155.
Un allora giovane e sconosciuto Steven Spielberg ha dovuto fare i conti con tutto questo prima di poter realizzare uno dei film che l’avrebbero consacrato all’Olimpo dei registi di Hollywood. Le peripezie che lo staff ha dovuto affrontare sono talmente tante che qualcuno ha ben pensato di raccontarle, non senza ironia, in un musical realizzato ad hoc.
Secondo le previsioni, lo spettacolo dovrebbe approdare nei teatri nel 2021. La prima sarà presso il Paper Mill Playhouse, un noto teatro del New Jersey. C’è dunque ancora parecchio tempo per i fan del cult anni ’70 per prenotare biglietti, viaggi e alberghi, ma la notizia di un musical dedicato a “Lo Squalo” ha già fatto breccia nel cuore di molti appassionati.
Vedere come la produzione ha affrontato le innumerevoli difficoltà delle riprese, sarà sicuramente molto interessante, soprattutto dal punto di vista umano e lavorativo. Il focus centrale dell’opera è infatti quello di voler trasmettere un messaggio chiaro: “lavorando insieme si possono superare tutte le avversità e realizzare cose grandiose”.
L’autore del libretto del musical, nonché delle parole delle canzoni presenti all’interno dell’opera, è Richard Oberacker (già collaboratore col Cirque du Soleil). La regia e le coreografie, invece, sono affidate a Donna Feore, una già affermata regista teatrale canadese, con molti musical alle spalle.
Vivere il dietro le quinte di uno dei film più famosi della storia del cinema è un’esperienza da non perdere, non solo per i fan de “Lo Squalo”, ma anche per tutti coloro che desiderano approfondire la conoscenza sulle dinamiche di produzione dei lungometraggi e delle difficoltà organizzative che questi comportano.
